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![]() IL TERRITORIOLa zona costiera della regione costituisce la Romagna; è bassa e sabbiosa e con caratteristiche uniformi. È formata da una spiaggia assai larga, specialmente fra Cattolica e Marina di Ravenna. In questa zona si trovano i centri balneari e di villeggiatura più importanti della regione, quali Bellaria, Cattolica, Cervia, Marina di Ravenna, Milano Marittima, Cesenatico, Rimini, Riccione. In prossimità del mare, tra la foce del Reno e quella del Po di Goro, che rappresenta una delle foci del grande delta, si trova la laguna di Comacchio. Si tratta di un vasto e poco profondo specchio d'acqua che si è formato per la pendenza quasi insensibile del terreno. In comunicazione con il mare, la laguna è difesa dall'interramento con opere di arginatura ed il livello delle acque salse è opportunamente regolato per mezzo di canali muniti di chiuse. Il clima dell'Emilia è caratterizzato da nebbie autunnali, persistenti e abbondanti precipitazioni piovose e nevose, condizioni climatiche tipiche della Valle Padana. Diversa è la climatologia della Romagna, per effetto della vicinanza del mare che ne mitiga le asprezze. La riviera romagnola è una delle zone turistiche e di villeggiatura più frequentate d'Italia. Notevole rigoglio presenta la vegetazione, anche a causa dell'abbondanza delle acque. Estese pinete marine caratterizzano il retroterra costiero, specialmente quello di Ravenna. Assai diffusi sono i querceti ed i castagneti. Foreste di abeti e di faggi sono presenti sui versanti più elevati delle zone montane. La piovosità supera i 600 mm sul delta padano e i 2.000 mm sui rilievi appenninici. Frequenti sono le frane e gli smottamenti provocati dalle acque correnti e piovane. Caratteristiche forme di erosione sono i calanchi, piccoli avvallamenti con profonde incisioni del terreno, con pareti soggette a facili e rovinosi franamenti. Le frane si producono soprattutto sulla scarpata appenninica nel periodo dello scioglimento delle nevi ed in quello delle piogge primaverili. PARCHI NAZIONALI E REGIONALILe aree protette della Regione coprono l'8% dell'intero territorio, ripartite in due Parchi Nazionali (Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano; Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna) condivisi con la confinante Toscana, e in numerosi Parchi regionali e riserve naturali, distribuiti nelle varie province, istituiti allo scopo di preservare la grande ricchezza di ambienti caratterizzati da rilevante biodiversità.Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, del Monte Falterona e di CampignaIstituito nel luglio 1993, il Parco si estende per circa 36.000 ettari su un vasto territorio a cavallo tra Romagna (province di Forlì e Cesena) e Toscana (province di Arezzo e Firenze). In Romagna ne fanno parte le valli romagnole dei torrenti Montone, Rabbi e Bidente, che discendono veloci dalla ripida dorsale appenninica. Il territorio romagnolo è caratterizzato da vallate strette e incassate, con versanti a tratti rocciosi e brulli, a tratti fittamente boscati. Il versante toscano molto più dolce, è solcato dalle valli dei torrenti Staggia, Fiumicello e Archiano, affluenti di sinistra dell'Arno che, nella parte iniziale, scorre quasi parallelo al crinale principale. Il settore toscano comprende, oltre ad una piccola porzione del Mugello, il Casentino, cioè il territorio che abbraccia l'alta Valle dell'Arno, le cui sorgenti sono situate sulle pendici meridionali del Monte Falterona (1.654 m.). Questo rilievo, insieme al vicino Monte Falco (1.658 m), costituisce il punto più ... continua a leggere ...![]()
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